KIKO GIANOCCA
Jeremy Dillon, Melbourne, Australia
Jeremy Dillon, Melbourne, Australia

Nato a Bellinzona nel 1974, Graziano (Kiko) Gianocca ha studiato oreficeria e gioilleria presso l’istituto di arte CFP di Firenze laureandosi nel 1999 con un Bachelor in Fine Arts. Dal 2000 al 2001 ha studiato presso la Escola Massana di Barcelona. Dal 2003 al 2008 Kiko ha vissuto a Melbourne, dove ha completato il suo master presso la RMIT University (2003 – 2004) ed insegnato dal 2004 al 2007. Nel 2006 ha ottenuto la borsa di studio di Emerging Artists dal governo australiano. Nel 2008 ha vinto il premio svizzero di design e nel 2014 ha vinto il Mari Funaki Award per la gioielleria contemporanea. Le sue opere sono state esposte e collezionate al livello internazionale: Australian National Galleries a Melbourne, Brisbane & Adelaide, Pinakothek der Moderne a Monaco, CODA Museum a Apeldoorn (Paesi Bassi) e MUDAC a Lausanne. Dal 2015 è uno degli ideatori e curatori di Artificio, un progetto dedicato a valutare il lavoro dei designer nel Ticino.

La sua opera Pareidolia, proposta per il Premio svizzero di design 2017, si incentra sul fatto di percepire in un oggetto – o un suono – un disegno o significato che realmente non esiste. Vediamo spesso una faccia o altre cose in forme naturali, come per esempio in una pietra.

Nell’intervista parla del suo momento personale più bello nella percezione del design.

Qual è la funzione del design?

La sensazione più bella e vibrante è quando un pezzo di design mi fa pensare: siamo arrivati a questo. E in quel momento quell’oggetto racchiude il passato, il presente e il futuro. Il buon design è un documento dell’umanità.

Come può cambiare la vita il design?

Quando ti fa pensare come vivi.

Il design è sempre interdisciplinare?

Penso di sì – perché interdisciplinarità è la conseguenza di una curiosità creativa.

Il design quando raggiunge i suoi limiti?

Quando è già stato creato prima.

Il buon design è invisibile?

Buon design ti fa guardare una seconda volta.

Il design deve creare per forza una cosa nuova?

Penso che un buon design debba almeno cercare di farlo.

Quale designer ti ha influenzato maggiormente?

Otto Künzli, Reto Rigassi.